Pagare a rate
7 cose da sapere sul prestito finalizzato
Se ti parlo di prestito finalizzato, forse corrughi la fronte e ti chiedi di cosa ti sto parlando, ma se ti dico Pagare a rate, ti rendi conto di sapere esattamente di cosa si tratta.
“12 comode rate mensili” “Pagalo a rate” “scegli di pagare in piccole rate”
Questi sono i messaggi che possiamo leggere e sentire ovunque, che si tratti dell’acquisto dell’automobile, di uno smartphone o di una vacanza, siamo letteralmente bombardati da slogan che ci invogliano a fare un acquisto, anche se del tutto inadeguato alle nostre economie di casa.
Invogliati dall’offerta, abbagliati dall’oggetto del nostro desiderio, non ci rendiamo conto che il pagamento rateale ha più rischi che benefici.

Ma veniamo alle cose da sapere per scegliere consapevolmente di pagare a rate.
Cos’è il prestito finalizzato?
Il prestito finalizzato è un contratto che si accende presso un rivenditore di beni o di servizi, che ci consente di pagare la somma dovuta, in piccoli importi (le rate appunto). Si chiama finalizzato in quanto nel contratto, dovrà essere specificato il fine di questo prestito, ossia PERCHE’ paghiamo queste rate. La documentazione necessaria per fare richiesta di questa forma di pagamento è: Documento di identità valido, codice fiscale e l’ultima busta paga o dichiarazione dei redditi.
Chi sono le figure coinvolte nel prestito finalizzato?
Le figure coinvolte in questa forma di prestito sono 3:
il cliente (tu) che desidera fare l’acquisto;
il venditore (il negoziante che ti vende il bene o il servizio) che a sua volta ha fatto una o più convenzioni con un istituto di credito per il pagamento rateale;
l’istituto di credito (la banca o la finanziaria) che , al momento della stipula del contratto, paga in anticipo l’importo totale del bene acquistato al negoziante, concedendo al cliente di pagare a rate. Il negoziante mantiene il rapporto con il cliente solo per garantire il bene acquistato.

Come è composta la rata?
Le rate pagano sostanzialmente 3 cose: il capitale, gli interessi e le spese.
Pagare a rate comporta il pagamento di importi costanti e periodici (di solito mensili) composte da una quota di interesse decrescente, una parte di capitale crescente e la quota parte delle spese accessorie, per l’apertura e la gestione della pratica.
In buona sostanza, con il saldo delle prime rate, andiamo a pagare buona parte degli interessi totali in modo che, chi ci finanzia può tutelarsi fin dai primi pagamenti.
Quanto può durare un prestito finalizzato?
Questo tipo di finanziamento richiede un rimborso a breve termine, 12, 24 o 36 mesi. Si tratta di solito di importi bassi con il rischio di sottostimare le rate da pagare. In buona sostanza ci si potrebbe trovare a pagare più prestiti, con somme a volte ingenti, quindi il consiglio è di fare sempre molta attenzione e di valutare bene se è il caso o meno di accendere un nuovo piano rateale.
Come pagare le rate
Il pagamento può avvenire con diverse modalità: RID, bonifico bancario, carta di credito, bollettino postale o quinto dello stipendio.
Talvolta viene concesso un periodo iniziale in cui è possibile NON pagare la rata, sono quei prestiti che recitano “compra oggi e inizia a pagare a gennaio!”.
Per comodità e sicurezza, è sempre meglio regolarizzare i pagamenti tramite RID. In questo modo il pagamento andrà in automatico e non rischieremo di dimenticarlo, incorrendo in spiacevoli inconvenienti.
Quanto “costa” il prestito?
Ovviamente pagare a rate, comporta tutta una serie di tassi dai nomi stravaganti, come TAN (tasso annuo di interesse nominale) TAEG (tasso annuo effettivo globale) oggi conosciuto come ISC (indice sintetico di costo).
L’indice sintetico di costo, altro non è che il tasso di interesse ossia il “costo” effettivo del finanziamento.

Il protrarsi del mancato pagamento, potrebbe portare ad una affidabilità talmente bassa, da non riuscire più ad ottenere finanziamenti in futuro. Senza contare che alle rate successive, verrebbero applicati interessi di mora a carico del consumatore, percentuale che è riportata nella documentazione del contratto stesso.
Inoltre la banca potrà richiedere la risoluzione del contratto, che comporterebbe la richiesta immediata del capitale residuo e degli oneri accessori.
Ma la cosa più grave è sicuramente il pericolo di essere segnalati come cliente non affidabile alla Centrale Rischi, la lista nera dei cattivi pagatori. Il risultato sarà NON trovare più alcun istituto disposto a darci credito.
Ti ho riassunto qui sopra le cose basilari da sapere quando decidi di pagare a rate.
Mi auguro che questa piccola guida possa averti dato le informazioni che cercavi. Aspetto eventuali commenti in merito e ovviamente puoi sempre trovarmi QUI.
A presto
Erika