Aria di cambiamento
Nel corso della vita si cambia in modo inaspettato, oggi ti racconto una cosa che mi riguarda...
Io ho un lavoro off line come impiegata amministrativa, che mi occupa l’80% delle mie giornate da sveglia. Quindi ammetto che i contenuti che vedete qui sono sostanzialmente pianificati e programmati diverse settimane prima della pubblicazione, ma ci sono momenti in cui mi vengono in mente cose, che scaturiscono da discorsi che faccio con persone che aiuto, che frequento, a volte anche da un pensiero mio.
Allora mi dico “ah no questa cosa devo condividerla”.
Quando spiego alle persone che mi conoscono o che mi chiedono una mano a fare ordine nelle loro finanze, come gestisco io le mie cose e come insegno loro a fare, mi guardano con tanto d’occhi e mi dicono frasi del tipo…
“ah no sai, io non sarei capace” “Ah per carità che ansia”
“Ma come fai? io sono troppo disordinata/confusionaria/superficiale”.
Tutte cose che, non metto in dubbio siano vere, ma sono abitudini e attitudini che si possono modificare.
Io ho 49 anni e chi mi conosce da tutta la vita, sa che io ODIO il caffè.
Da piccola non riuscivo nemmeno a bere il latte se mia mamma lo mescolava con il cucchiaio del suo caffelatte, perché io ci sentivo il saporaccio del caffè.
E’ stato così per 48 anni. E non è che io non l’abbia mai assaggiato eh.
No no, mi fa proprio ribrezzo. Non mi piacciono le cose amare in generale, ma il sapore del caffè proprio NO.
Quando lo dico, le persone non ci possono credere e si chiedono tutte “Ma come fai a svegliarti? A stare sveglia?”.
Non ne ho mai sentito il bisogno, e quando ho sonno, sbadiglio, faccio due passi, mi lavo il viso con l’acqua gelata, ma del caffè non ne ho mai voluto sapere.
Poi un giorno....
Un giorno, mentre ero in ufficio, sono stata presa da un sonno micidiale, ma una roba da non tenere gli occhi aperti. Non potevo certo mettermi a fare il riposino… mi sono fatta violenza e ho bevuto un caffè macchiato.
ORRIBILE.
Talmente orribile che l’ho sentito fino alle ossa.
Solo che mi ha svegliata!
Da quel giorno è diventata un’abitudine e lo “svegliarello”, che chiamarlo caffè mi fa ancora ribrezzo, è diventato un compagno fedele di quando proprio non riesco a concentrarmi o non riesco a tenere gli occhi aperti!
Fuori dalla comfort zone
Quando mia mamma lo ha saputo mi ha detto “non ti riconosco più, tu non sei mia figlia” per farvi capire quanto radicata fosse la mia avversione per il caffè.
Eppure… di ogni necessità virtù, sono uscita dalla mia radicata zona di comfort e pur odiando ancora il caffè, sono cambiata.
L’ho fatto per una necessità, certo, ma ho capito che anche l’impossibile a volte diventa possibile.
Anche se sto parlando di una cosa stupida come un caffè.
Questa è una cosa banalissima, ma è per farvi capire che anche le abitudini e le convinzioni, per lo più limitanti, possono essere sradicate e modificate in modo che la vostra vita possa migliorare.
Questo vale per tutti i campi, anche quello economico, anche per le persone creative che dei numeri non vogliono saperne, anche per coloro che non si sentono portate.
Vi vengo in soccorso io, implementando la vostra routine con un’abitudine alla volta, da portare avanti con costanza.
Questo tipo di attività, semplici e d’impatto, modificano la vostra sfera economica, incoraggiandovi a continuare.
Ti mostro la strada...
Se vuoi saperne di più ti invito a seguirmi sui social (QUI) dove condivido pensieri e strategie utili.
Puoi ancora scaricare il Previsionale Utenze, che è il primo strumento gratuito che io suggerisco alle persone che mi seguono.
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Anche per oggi ho finito e spero che questo breve articolo ti sia stato di ispirazione, se ti va raccontami che cambiamento, piccolo o grande, è avvenuto nella tua vita. Ti rispondo sempre!
Ciao alla prossima!
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